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ISSN 2282-1694
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Numero 2 / 2013

Recensioni

Impresa sociale & innovazione sociale. Imprenditorialità nel terzo settore e nell'economia sociale: il modello IS&IS

Elisa Ricciuti

Francesca Calò, Giorgio Fiorentini (2013), Impresa sociale & innovazione sociale. Imprenditorialità nel terzo settore e nell'economia sociale: il modello IS&IS, Franco Angeli, Milano.

Il libro “Impresa sociale & innovazione sociale” a cura di Fiorentini e Calò entra in un dibattito che vede l’impresa sociale come attore fondamentale della ripresa economica e dello sviluppo di servizi innovativi di welfare. Le imprese sociali infatti hanno l’obiettivo operativo di rispondere ai bisogni universalistici e collettivi, pertanto agiscono per e con una visione centrata sul bene comune. Il libro affronta tali tematiche integrando i contributi di ricercatori e practitioners, identificando i possibili modelli teorici ed operativi di sviluppo gestionale e funzionale alla creazione di una impresa sociale sempre più inserita all’interno di un dibattito relativo all’innovazione sociale. Il volume propone una lucida e attenta sistematizzazione di quali sono le caratteristiche sottostanti l’impresa sociale, identificando una definizione di impresa sociale che abbraccia tutte le realtà che, tramite una sostenibilità economica indispensabile, perseguono nelle loro funzioni aziendali obiettivi sociali. Particolarmente di rilievo il concetto di azienda e di istituto economico sociale, la tassonomia individuata, gli esempi, i casi e l’analisi delle diverse funzioni aziendali (dal marketing alla gestione dell’organizzazione, dalle nuove modalità di finanziamento al fundraising) che possono essere caratterizzate da innovazione sociale. Il libro sviluppa inoltre dei focus specifici su settori, policies e figure giuridiche in cui l’impresa sociale può avere un ruolo preponderante, quali ad esempio le public utilities e la riforma degli ammortizzatori sociali, nonché tematiche specifiche come la valutazione dell’impatto sociale e la rendicontazione sviluppata tramite il bilancio di genere.

Il libro presenta quindi un approccio eterogeneo che coniuga modelli teorici sviluppati dall’analisi dei trend reali e modelli pratici sviluppati tramite l’indicazione di strumenti operativi che possono essere facilmente applicati dalle imprese sociali. La scelta vincente degli autori è quindi quella di creare un testo che può essere letto con diversi obiettivi, un manuale che si adatta alla lettura accademica ma anche alla lettura dei practitioners e delle organizzazioni non profit che troveranno uno strumento adeguato per inserire all’interno delle proprie realtà innovazioni di sistema e di funzione.

Uscendo dalla retorica autoreferenziale che a volte permea il pensiero accademico, si offrono delle conclusioni per “parole chiave” proponendo azioni utili sul “come costruire il futuro”. Esse riflettono quanto trattato nel volume, declinando il profondo significato di impresa sociale e alcune riflessioni relative all’innovazione sociale. Si enucleano concetti come: sistema tripolare di contesto, economia sociale di mercato, innovazione sociale economico aziendale, governance come strumento di mutualismo, inclusione e democraticità, rete, bisogno sul territorio, filiera sussidiaria aziendale, impresa sociale come rescue company, efficacia ed efficienza, impatto sociale e metrica, ruolo delle nuove tecnologie mobili nel fundraising, bilancio di genere, integrazione. Tutti concetti che rischiano di essere degli stereotipi estetici, se non si declinano con il “che fare”: questo libro è un esempio di come si può integrare teoria e gestione economico aziendale dell’impresa sociale.

Il richiamo di Elio Borgonovi, nella prefazione, spiega che coloro che si sono formati “sui testi fondativi dell’economia aziendale italiana” hanno posto una “crescente attenzione alla classe/forma di impresa caratterizzata come sociale”. In un certo senso è “un ritorno al futuro”. Ritorno, in quanto il concetto di impresa come “istituto economico e sociale” costituisce uno dei pilastri dell’economia aziendale italiana e centro europea. Futuro, in quanto questo tipo di impresa potrebbe diventare uno dei pilastri del “nuovo modello economico che, secondo un numero crescente di analisti, dovrà essere molto diverso da quello che ha causato la crisi sistemica alla quale l’economia globale dell’ultimo quarto di secolo non ha trovato una soluzione credibile e sostenibile”.

Fiorentini e Calò propongono la creazione di un modello che coniuga Impresa Sociale e Innovazione Sociale (il modello IS&IS) individuando tutti i meccanismi operativi che permettono di garantire la crescita di un sistema paese basato su una cultura che vede negli obiettivi sociali e nella sostenibilità economica per perseguirli la propria linfa vitale. E l’impresa sociale descritta nel volume che diventa, quindi, protagonista ineludibile di tale cultura.

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