Libro - SRM, Il Terzo settore di fronte alla crisi

L'ultimo report di SRM, centro studi che con il suo Osservatorio si è interessato a diversi settori produttivi presenti al Sud in linea con una tradizione che la vede realizzare da decenni studi e analisi con un focus specifico sul Mezzogiorno, è interamente dedicato al ruolo dell’economia sociale di fronte ai nuovi scenari economici imposti dall’emergenza sanitaria, economica, finanziaria e sociale.

In particolare, il report “I nuovi scenari economici di fronte alla sfida del Covid-19” - curato da Autilia Cozzolino, Marco Musella e Salvio Capasso, che hanno scritto un’ampia introduzione – è organizzato su due principali ambiti, da un lato, Il ruolo del terzo settore di fronte alla sfida del covid-19. Guardare al futuro. Il Terzo Settore, come emerge dai contributi di esperti, riportati nella prima parte del volume, tra cui Carlo Borgomeo, Sergio D’Angelo, Marco Traversi, Dario Grison, Graziano Maino e Marco Santillo, nell’attuale fase storica, sconvolta dalla pandemia di Covid-19, rappresenta un “motore di crescita e sviluppo”, poiché non ha solo rappresentato la faccia della solidarietà degli italiani ma è stato soprattutto innovazione, capacità di rispondere con rapidità ai bisogni nuovi, creativo. Occorre, dunque, ripartire – come sostiene Borgomeo - da un nuovo paradigma: la centralità del Terzo Settore. Il principale promotore di concrete forme di cittadinanza e di comunità.

Dall'altro lato, il report si sofferma sulla dinamicità del terzo settore negli aspetti sociali ed economici della pandemia. Le esperienze sul territorio; questa sezione è centrata sulle“modalità” con cui, durante questo periodo, il sistema di imprese sociali ed organizzazioni di Terzo Settore ha saputo gestire l’emergenza. Nel Mezzogiorno ed in tutta l’Italia i privati cittadini, associazioni e cooperative, hanno supportato e coadiuvato le Istituzioni nel cercare di non lasciare nessuno indietro. Il motto “andrà tutto bene” si è trasformato in “nessuno verrà lasciato solo”. Nello specifico, si sono sviluppati in tutto il Paese, tre filoni di solidarietà, aiuti di tipo alimentare, aiuti di tipo psicologico e aiuti di tipo medico. Imprese sociali e terzo settore, anche con il supporto di imprese profit, Comuni e altri soggetti non tipicamente afferenti al tradizionale confine dell’economia sociale, ad esempio, l’attività svolta in merito sul territorio dal Gruppo Intesa Sanpaolo (vedi i contributi di Melania Verde, Biancamaria Balzano ed Elena Jacobs), hanno supportato e sostenuto lo sforzo del Paese e delle strutture pubbliche nel dare aiuto e sostegno alla gran parte della popolazione che in pochi giorni ha perso lavoro, reddito e salute. Di ciò si da conto ampiamente nei contributi di Sara Petricciuolo, attraverso interviste sul campo, di Eleonora Maglia e di Giancamillo Trani, nel cui contributo l'autore pone l'accento sull'importanza del fare comunità, della condivisione per la sopravvivenza ai tempi della pandemia. Sulle numerose difficoltà delle cooperative sociali che erogano in particolare servizi sociosanitari, assistenziali ed educativi nel periodo del lockdown, si è infine espresso Stefano Granata.

Nonostante la valenza del Terzo Settore nella fase dell’urgenza, gli enti del Terzo Settore sono, tuttavia, finiti in fondo alla lista. Nei primi due decreti, infatti, il Cura Italia e il Liquidità, non si fa cenno al Terzo Settore. Solo successivamente, con il Decreto Rilancio, sono state introdotte alcune misure, ma assai limitate e parziali.

Occorre, pertanto, ripensare al futuro ruolo del Terzo Settore, alle istituzioni dell’economia sociale che molto possono contribuire alla coesione, all’accumulazione di capitale umano e di capitale sociale, alla migliore performance sia dello Stato che del Mercato.

Il report è scaricabile all’indirizzo https://www.sr-m.it/report-srm-terzo-settore-covid19/.