L’opera di Cracogna, Fici ed Henrÿ rappresenta - nel panorama degli studi sulla cooperazione - un punto di passaggio ineludibile per tutti coloro - studiosi, cooperatori e legislatori - che intendano confrontarsi con il fatto cooperativo. In un mondo sempre più globalizzato, la conoscenza degli orientamenti legislativi dei vari Paesi costituisce infatti un presupposto importante per affrontare in modo consapevole e costruttivo la tematica della cooperazione. In questo senso l’opera raggiunge pienamente l’obiettivo cognitivo e divulgativo propostosi.
Il volume consta di quattro parti. La prima è rappresentata da una corposa introduzione (di oltre sessanta pagine) a cura di Antonio Fici sulle caratteristiche identitarie del fatto cooperativo, sulle funzioni ed obiettivi di questo istituto, nonché sulle sue principali caratteristiche in tema di governance e di finanziamento; non mancano poi uno sguardo al tormentato tema delle agevolazioni fiscali ed un ampio corredo bibliografico. La seconda parte si occupa dei vari interventi a livello generale che hanno cercato di proporre modelli statutari uniformi per questo istituto. Di qui il saggio di Henrÿ sui lavori dell’ILO, quello di Hiez e Tadjuddje sui lavori dell’OHADA (Organization for the Harmonizations of Business Low in Africa), quello di Fici sulla Società Cooperativa Europea, di Cracogna sullo statuto cooperativo del cosiddetto Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay) e sulla struttura delle cooperative dell’America Latina. La terza parte, la più corposa, illustra le caratteristiche di fondo di ben trenta paesi rappresentanti i vari ordinamenti; per ogni Stato si esaminano le caratteristiche generali della legislazione ed i principali aspetti identitari della cooperativa, la definizione degli scopi, il trattamento del socio e le regole di governance, i profili finanziari, i controlli pubblici, il trattamento fiscale. Infine chiude l’opera un saggio di Henrÿ che tira la fila sulle tendenze e prospettive del diritto cooperativo.
La descrizione dei contenuti del volume vale di per sé a giustificare quanto si diceva all’inizio: ci troviamo di fronte a un’opera di fondamentale utilità per lo studioso e l’operatore del fatto cooperativo non solo per il compiuto panorama del diritto cooperativo nel mondo, ma anche per gli approfondimenti e le considerazioni degli autori, destinati a rappresentare un punto di riferimento fondamentale nel dibattito sulla cooperazione. Naturalmente in un lavoro di questa mole (oltre ottocento pagine) non possono mancare anche alcuni rilievi critici. L’appunto principale non riguarda tanto la relativa - e necessaria - stringatezza della trattazione dei singoli ordinamenti (mediamente una ventina di pagine), ampiamente compensata dalla ricca bibliografia portata alla fine di ogni capitolo, quanto, semmai, una qualche inadeguatezza della trattazione di alcuni ordinamenti. Si tratta peraltro di lacune limitate a pochissimi paesi, il che ben si spiega non potendo sempre gli Autori - oltre che sulle proprie forze - contare sulla collaborazione di maestri come Münkner o noti specialisti del settore come Namorado, Fajardo Garcia, Snaith per ricordarne alcuni (e mi scuso per i molti altri non citati). In conclusione ritengo che tutti gli studiosi del settore, ed io per primo, non possiamo che essere grati a Cracogna, Fici ed Henrÿ per questa opera che aiuterà tutti noi ad affrontare con maggiore consapevolezza il variegato mondo della cooperazione.
Dante Cracogna, Antonio Fici, Hagen Henry (a cura di) (2013), International Handbook of Cooperative Law, Springer-Verlag, Berlin.