I fondi mutualistici per la cooperazione al tempo stesso godono di un osservatorio privilegiato sullo sviluppo della cooperazione e possono agire attivamente per indirizzarlo. Il direttore generale di Coopfond, fondo mutualisico di Legacoop, ci offre un punto di vista qualificato su questi temi.
Coopfond S.p.A. è il Fondo mutualistico di Legacoop e ricevendo il 3% degli utili generati dalle cooperative aderenti, dispone di un osservatorio particolare per valutare – sul campo – i risultati delle imprese. Storicamente quasi i tre quarti delle risorse arrivano da Emilia-Romagna, Toscana e Umbria e, tra i settori, spicca il consumo con il 30% seguito da manifatturiero con il 14% e dai dettaglianti con il 9%.
In 10 anni però le risorse così entrate nel Fondo ogni anno sono crollate da quasi 30 milioni a una cifra che oscilla tra i 14,5 e i 18,5 milioni, raggiunti per un’operazione straordinaria e dunque difficilmente ripetibili.
Si tratta quasi di un dimezzamento, senza contare che sul prossimo anno si riverseranno le conseguenze del lockdown e della conseguente crisi economica, per cui assisteremo ad un ulteriore calo.
Il livello dei rientri dagli interventi rotativi – pur con qualche eccezione dovuta a liquidazioni e fallimenti – si mantiene comunque buono, ma per sostenere le cooperative avremo sicuramente a disposizione meno risorse.
Questo costituisce per noi un’occasione non tanto per tagliare quanto per qualificare e migliorare la tipologia dei nostri interventi.
In questi anni il Fondo è stato spesso impegnato nel far fronte a crisi aziendali e momenti di difficoltà delle cooperative. Un ruolo che la crisi attuale non potrà che confermare, ma all’interno del quale non vogliamo rinchiuderci.
Da qualche tempo Coopfond ha avviato in questo senso alcune iniziative rilevanti, in direzioni diverse.
Con il programma Coopstartup, avviato già nel 2013, abbiamo voluto promuovere la nascita di nuove cooperative giovani e innovative, mettendo in campo un modello di startup diverso dal solito. Finora abbiamo coinvolto con 23 progetti territoriali 3.629 persone (in prevalenza giovani) sostenendo la trasformazione in cooperativa di 72 progetti d’impresa di cui 48 sono le cooperative già attive.
Dal 2008 si è intensificata la nostra attività di sostegno alle cooperative nate per far ripartire aziende saltate a causa della crisi. Abbiamo sostenuto 66 realtà che hanno permesso di salvare circa 1.700 posti di lavoro. Imprese che non solo sono ripartite ma lo hanno fatto a volte dimostrando una grande capacità di innovazione, divenendo ad esempio campioni di sostenibilità come la cartiera Pirinoli.
Negli ultimi mesi, reagendo alla crisi prima sanitaria e poi economica legata al Covid-19, abbiamo lanciato due bandi: per il primo – Futura – che voleva sostenere la liquidità delle imprese in un momento difficile, conclusa la prima edizione sta ora per essere lanciata la seconda; il secondo Coop 2030 si è aperto il 28 settembre ed è per noi il prototipo della direzione nella quale vogliamo sempre più crescere.
In questa fase sarebbe riduttivo leggere la ripartenza come un semplice ritorno alla normalità precedente. Noi vogliamo cogliere questa occasione per sostenere le cooperative che possono e vogliono fare un salto verso la sostenibilità e gli obiettivi dell’Agenda 2030, innovando il proprio rapporto con il mercato e la comunità di riferimento.
Ad oggi Coopfond ha in portafoglio interventi attivi:
In questi anni Coopfond ha sostenuto programmi d’investimento in Rsa e più in generale in centri e strutture anche polifunzionali dedicate a servizi socio sanitari assistenziali ed educativi, progetti di sviluppo riposizionamento e consolidamento anche in forma Consortile, progetti d’integrazione.
Il Fondo ha sostenuto in questi anni la nascita e soprattutto progetti di investimento di alcune cooperative di comunità. Anche in questa direzione stiamo intensificando la nostra presenza e il nostro sostegno, cercando di compiere un salto di qualità.
È entrato nel vivo (il progetto è stato avviato un anno, sono già state superate le fasi di prima selezione e formazione e di accompagnamento al business plan e alla campagna di crowdfunding) fa in questi giorni il bando Coopstartup Rigeneriamo Comunità, per sostenere la nascita di nuove cooperative di comunità in tutto il Paese. Sono una ventina (15 di cui 1 ha già terminato la campagna di crowdfunding raggiugendo l’obiettivo di raccolta previsto) attualmente rimasti in gara, da Milano al Molise, dalla Puglia al Piemonte, impegnati in una campagna di crowdfunding che il Fondo si impegna a raddoppiare se raggiungerà il risultato, dimostrando anche così’ quel radicamento territoriale indispensabile per questa tipologia di impresa.
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