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ISSN 2282-1694
Tempo di lettura:  2 minuti
Argomento:  Diritto
data:  03 marzo 2023

Amministrazione condivisa: approvata la legge regionale in Umbria

Andrea Bernardoni

Approvata la nuova legge sull'amministrazione condivisa in Umbria. Definisce principi generali, soggetti e esiti dei procedimenti di coprogrammazione e coprogettazione.


Il 28 febbraio 2023 l’Assemblea Legislativa della Regione Umbria ha approvato all’unanimità il Disegno di Legge “Disposizioni in materia di amministrazione condivisa”. Dopo l’approvazione del Codice del Terzo settore che, con l’Art. 55, ha introdotto la possibilità per le amministrazioni pubbliche di coinvolgere gli enti del Terzo settore attraverso forme di co-programmazione e co-progettazione e la sentenza 131/2020 della Corte Costituzionale che ha ribadito la costituzionalità e la coerenza con il diritto eurocomunitario dell’Art. 55, la legge regionale dell’Umbria introduce in modo organico nella legislazione regionale gli strumenti dell’amministrazione condivisa riconoscendo il valore della collaborazione e degli enti del Terzo settore. 
Con questa legge la Regione Umbria: a. riconosce, favorisce e valorizza l’autonoma iniziativa delle formazioni sociali per lo svolgimento di attività di interesse generale; b. riconosce e promuove gli enti di Terzo settore che operano nell’ambito regionale; c. riconosce il valore della collaborazione tra enti di Terzo settore e amministrazioni pubbliche e favorisce la libera iniziativa degli enti di Terzo settore nell’ambito dell’amministrazione condivisa; d.  disciplina gli istituti ed i procedimenti di cui all’Art. 55 del Codice del Terzo settore al fine di assicurare il coinvolgimento degli stessi nell’esercizio delle funzioni di programmazione e organizzazione a livello territoriale degli interventi e dei servizi nei settori di attività di interesse generale.
La legge, nel rispetto della norma nazionale ed in modo coerente con le Linee Guida emanate dal Ministero del Lavoro, definisce e disciplina la co-programmazione, la co-progettazione e l’accreditamento, individua i principi e le disposizioni comuni dei procedimenti di amministrazione condivisa e definisce in modo chiaro la conclusione dei procedimenti di co-programmazione e co-progettazione. Nel dettaglio la legge specifica che l’attività di co-programmazione si conclude con l’elaborazione condivisa di un documento istruttorio di sintesi mentre la co-progettazione si conclude con la definizione congiunta da parte dell’amministrazione pubblica e dell’ente del Terzo settore del progetto definitivo. La norma, inoltre, definisce in modo chiaro i soggetti della co-programmazione e della co-progettazione sottolineando il ruolo attivo che possono avere gli enti del Terzo settore ed afferma che l’attivazione del procedimento di co-programmazione e di co-progettazione può essere chiesta ad istanza di parte dagli enti del Terzo settore.

Dopo due decenni caratterizzati dal prevalere della concorrenza e delle gare di appalto, spesso al massimo ribasso, la co-programmazione e la co-progettazione introducono forti elementi di discontinuità nella regolazione dei rapporti tra enti pubblici e Terzo settore. In questa prospettiva, visto che gli enti del Terzo settore hanno prevalentemente rapporti con enti pubblici locali (comuni, USL, province, regioni, società partecipate dagli enti locali) la legge regionale dell’Umbria apre una nuova stagione per il welfare e per gli enti del Terzo settore umbri e contribuisce a rafforzare il percorso di attuazione a livello locale degli strumenti dell’amministrazione condivisa. 

In Umbria negli ultimi anni si sono diffuse pratiche di amministrazione condivisa che hanno coinvolto comuni, cooperative sociali, imprese sociali e associazioni di promozione sociale impegnate sia nel welfare che nella cultura come ad esempio la gestione integrata di un asilo nido, una biblioteca ed un museo in un piccolo comune rurale, il progetto di rigenerazione di una sala cinematografica trasformata in una piccola multisala ed di gestione del terzo attrattore culturale della regione per numero di visitatori. Nello stesso tempo cittadini, famiglie e operatori sociali si sono mobilitati per contrastare gli effetti nefasti degli appalti nei servizi di welfare (Bernardoni, 2021). 

In questo contesto la legge regionale dell’Umbria, insieme alla normativa nazionale, può favorire la realizzazione di un vero e proprio cambio di paradigma in cui i rapporti tra amministrazioni pubbliche e Terzo settore anziché essere regolati dal profitto e dal mercato sono sempre più frequentemente di tipo collaborativo orientate dal principio della cooperazione. Per realizzare questo cambio di paradigma, tuttavia, la legge regionale dovrà essere accompagnata da interventi formativi congiunti rivolti sia agli operatori degli enti pubblici che degli enti del Terzo settore e da un forte rinnovamento delle organizzazioni pubbliche e del Terzo settore che negli ultimi venti anni si sono specializzate nelle pratiche di tipo competitivo (Borzaga, 2023). 

Bernardoni A., I danni del mercato: il caso dell’assistenza scolastica di Perugia, Forum, Rivista Impresa Sociale, 12 dicembre 2021.
Borzaga C., Premessa, Il nuovo welfare collaborativo in Italia: co-programmazione e co-progettazione come strumenti di innovazione del welfare locale. 

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Andrea Bernardoni

Legacoopsociali

Responsabile dell'Area Ricerche presso Legacoopsociali Nazionale, ricopre l'incarico di Responsabile del Dipartimento cooperative sociali, imprese sociali e cooperative di comunità presso Legacoop Umbria dove è anche Responsabile dell'Ufficio economico e finanziario.

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