Diritto
Dalla patologia delle sentenze alla fisiologia della prassiOgni pronunciamento del giudice amministrativo su procedimenti di amministrazione condivisa determina una certa fibrillazione; ma va tenuto a mente che quando si arriva alle aule di un tribunale si ha a che fare con sospette patologie, non con l'ordinarietà, descritta nelle linee guida e praticata da centinaia di enti.
Teoria politica
Amministrazione condivisa e democraziaL'amministrazione condivisa è recupero del carattere collettivo della decisione e può dare nuova linfa alla democrazia, riequilibrando sovranità pubblica e iniziativa dei cittadini. L'impresa sociale porta in dote la sua specifica vocazione, organizzando l'azione di interesse generale oltre lo spontaneismo.
Policy
Coprogettazione: parliamo di soldiIl Terzo settore si sta appassionando all'amministrazione condivisa. Ma sente il rischio che essa porti con sé un'insidia: dovere ulteriormente diminuire, sotto i limiti della sostenibilità, le risorse disponibili. E' quindi urgente provare a fare ordine sui temi del "contributo" e del "cofinanziamento".
Policy
Una nuova via per rispondere ai bisogni socialiFuori dal paradigma novecentesco, dove allo Stato "riparatore" toccava il compito di intervenire a fronte dei problemi sociali, si sta affermando un diverso paradigma dove le imprese sociali e le pubbliche amministrazioni sono partner nella costruzione di una "welfare society".
Diritto
Consulta, la primazia della sussidiarietàLa Decisione della Consulta ricostruisce le relazioni tra EEPP e TS secondo una matrice collaborativa, non contrattuale ed improntata al miglioramento dell’efficienza della Pubblica amministrazione, reinterpreta in modo non riduzionistico il diritto UE e valorizza la specificità del Terzo settore
Terzo settore - Attualità
Toscana: una legge rilancia i rapporti collaborativiPochi giorni dopo la sentenza 131/2020 della Corte costituzionale, la Regione Toscana marca un altro passo nella costruzione dei rapporti collaborativi tra EEPP e TS. La LR sul Terzo settore rappresenta un passo decisivo per l'implementazione locale di coprogrammazione e coprogettazione
Diritto
Attuare con responsabilità l'art. 55La decisione della Corte costituzionale n. 131/2020 impegna le PA e il Terzo settore ad attuare con responsabilità e consapevolezza l’art. 55 del Codice del terzo settore, privilegiando la sinergia tra attori e la messa in comune di mezzi, piuttosto che la competizione per l’individuazione del miglior offerente.
Impresa sociale
Il fondamento costituzionale del diritto del Terzo settoreLa sentenza 131/2020 della Corte Costituzionale, chiamata a decidere in un contenzioso tra Stato e Regione Umbria, è destinata a divenire il punto di riferimento di diritto costituzionale del Terzo settore, capace di coglierne le peculiarità e di delineare di conseguenza le relazioni tra Terzo settore e poteri pubblici.
Impresa sociale - Terzo settore
Art. 55 legittimato dalla Corte CostituzionaleFondamentale sentenza della Corte Costituzionale che contiene la più piena legittimazione dell'art. 55 del CTS, di cui si evidenzia la diretta derivazione costituzionale e il fondamento nella natura peculiare del TS. Ciò contribuisce in modo decisivo a dissolvere ogni resistenza sulla sua applicazione
Terzo settore
Arena: sussidiarietà orizzontale e Terzo settoreArt. 55 e Regolamenti per l'amministrazione condivisa sono gli strumenti con cui i due sottoinsiemi del "polo dell'interesse generale" - Terzo settore e cittadini che agiscono per il bene comune - collaborano con il "polo dell'interesse pubblico" - la pubblica amministrazione - in logica sussidiaria.
Welfare - Terzo settore
Perché la coprogettazione non è un "falso amico"La coprogettazione è un "falso amico" come recentemente si è affermato, una prassi solo apparentemente innovativa che in realtà ribadisce una posizione subordinata del Terzo settore? Alcune buone motivazioni per affermare che non è così.
Attualità
Meno mercato, più collaborazioneAvvertiamo i limiti del mercato, ma, come nel 2008, fatichiamo a intravedere scenari alternativi, che oggi la crisi rende necessari. Di qui una proposta concreta: uno stop al mercato nel welfare e una transizione verso modelli di tipo collaborativo.
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