Oltre i giudizi sommari sul "Terzo settore depoliticizzato"

Nove casi di studio di esperienze nel campo della salute mentale, della cultura e della scuola, mettono in luce come l’attivazione dei protagonisi di queste esperienze associative generi nuovi saperi e legami solidaristici che rappresentano una effettiva possibilità di sviluppo di un’azione collettiva trasformativa. Pur nei limiti di un'indagine su un numero limitato di esperienze, questa ricerca mette in guardia contro letture semplicistiche che vedono il Terzo settore ormai cedevole verso le pressioni isomorfiche dello Stato e del Mercato. Le istanze trasformative permangono, spesso non sotto forma di progetti di cambiamento radicale del contesto, ma come sforzi concreti che portano a small wins, a piccole ma tangibili conquiste.

Questo orientamento trasformativo, evidenziano gli autori, è rinvenibile in tutte le famiglie del Terzo settore, comprese quelle, come l'impresa sociale, che pure sono più fortemenete esposte ad una spinta all'omologazione. Leggi l'articolo di Cristiano Caltabiano e Cecilia Ficcadenti su Impresa Sociale 4/2025.

Questa intervista è stata realizzata con il contributo di Fondazione Cattolica.